Cartomanzia & Occultismo

Quanto cartomanzia e occulto hanno in comune? La disciplina occultistica aiuta nella lettura dei tarocchi? Sono domande da porsi e che cercano delle risposte.

La parola occultismo è latina e deriva dal termine occultus il cui significato tradotto è: nascosto. Quindi tale termine indica la conoscenza di ciò che si presenta nascosto, e ciò si contrappone alla conoscenza di ciò che è materiale e palpabile-visibile, ovvero alla scienza.

La parola occultismo viene nella maggioranza dei casi impiegata con particolare riferimento ad una serie complessa di prassi e azioni come:

– Magia

– Alchimia

– Studi Esoterici

– Pratiche Esoteriche

– Astrologia

– Mantiche

Insomma tutto ciò che la inscrive nell’ambito delle cosiddette Scienze Occulte. La radice – e base – dell’occultismo è una ricca collezione di pensieri e filosofie che attengono sia alla spiritualità sia ad una serie di ragionamenti che possono basarsi anche su:

– Numeri

– Corrispondenze

– Filosofie

– Culture

– Pratiche

– Antiche Lingue

– Simboli

Breve Storia dell’Occultismo

La nascita del termine francese occultisme si deve ad Eliphas Lévi 1810-1871. Questa persona ebbe il merito di estrapolarlo dal testo di Agrippa von Nettesheim, De occulta philosophia. Chi studia l’occultismo nei fatti si sta interessando a qualcosa che è nascosto, celato ai più e che ha in se la saggezza nascosta di quelli che per secoli sono stati considerati degli iniziati. Impegnarsi in tali studi aiuta lo sviluppo di differenti e varie facoltà spirituali,una tra queste è la telepatia, oppure lo sviluppo progressivo della psicometria, la percezione spirituale, o la saggezza superiore scaturita dall’apertura del terzo occhio, quest’ultima aiuta nella manipolazione della materia oltretutto. Occulto è anche – però – guardare oltre ciò che appare come un unico universo fatto di materia, per tale ragione nel corso dei secoli studiose, studiosi e chi ha avuto la passione per questa materia tanto vasta, coltivandola è stato isolato e talvolta perseguito.

Rapporto tra Occultismo e Cartomanzia

L’occultismo attiene a ciò che è nascosto e in tal senso il rapporto con le lame altrimenti definite come Arcani Maggiori è palese. La o il cartomante deve interpretare ciò che si nasconde dietro l’aspetto e l’iconografia dei tarocchi, di conseguenza va esercitando un azione occulta. Inoltre nell’occultismo rientrano una serie di arti divinatorie e anche la cartomanzia è parte di questa serie. Altra forma di rapporto e di intersezione tra carte, che siano esse tarocchi o Sibille, e l’occultismo è quella delle percezioni sensoriali ed extrasensoriali. Spesso si legge: Cartomante & Sensitiva, ebbene chi legge le carte è talvolta anche una persona che ha accesso a questo bagaglio esoterico inerente le percezioni e ciò fa di questa figura una sensitiva, in questo senso le percezioni rientrano nella saggezza superiore che fa parte – a sua volta – delle materie occulte e non accessibili a tutte e tutti se non dopo una serie di passaggi.


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