Gli errori da evitare quando si chiede un consulto di Cartomanzia telefonico

Potrà sembrare una cosa sciocca, ma a volte non si è preparati al consulto e si rischia di ottenere un risultato sbagliato e, alla fine, si scarica la colpa sul cartomante che non ha fatto bene il suo lavoro. In realtà, come in tutte le cose, bisogna sapere come rapportarsi e, per aiutarvi, vi consigliamo questa piccola guida che vi indicherà come comportarvi.

Tranquilli, rilassati e sinceri

La mancanza di sincerità, quando si richiede un consulto di cartomanzia al telefono, è più diffusa di quel che si possa pensare. Spesso, fin dal primo approccio non si instaura un rapporto di fiducia con il cartomante a cui si fornisce un nome falso. Chiedere una consulenza di cartomanzia al telefono e pensare di nascondersi dietro al cellulare fornendo un nome falso o una data di nascita inesatta è assurdo, come potrà fornirvi aiuto il cartomante? La prima domanda che dovete farvi è se ci perché vi rivolgete ad un cartomante telefonico, rispondervi sinceramente. Dopo dovete eliminare tutte le ansie, rilassandovi, magari, con un po’ di buona musica e, infine,  avviare la vostra consultazione telefonica.

Domande ben mirate

Una domanda troppo generica tipo: “s’innamorerà di me?” non potrà mai avere una risposta decisiva e concreta. Le carte aiutano nelle scelte per combattere le incertezze, ma le domande vanno poste in modo preciso. Ricordate anche che rivolgersi al cartomante, non vuol dire ottenere necessariamente delle risposte positive, si possono ottenere anche risposte negative oppure duplici. A tale eventualità bisogna essere pronti e aperti. Il cartomante, durante la consultazione, ti fa solo da guida nella lettura dei tarocchi che rappresentano il percorso più adatto alle tue problematiche.

Perché il cartomante fa domande che sembrano inutili?

Per prima cosa forse non tutti sanno che il mazzo di carte va attivato. Ognuno ha il suo metodo per farlo e, in particolare, i cartomanti che offrono consulto telefonico utilizzano l’energia della voce del richiedente, per attivare il mazzo. Le domande che pone il  cartomante non sono assolutamente senza senso o banali, servono a capire lo stato d’ansia, a mettere a proprio agio, a entrare in sintonia con lo stato d’animo di chi si trova dall’altra parte del telefono, tutto per poter trasmettere la giusta energia al mazzo di tarocchi.

Non chiedere un consulto se non si crede

Le carte non fanno altro che riflettere l’energia che ricevono, chi non crede non trasmette energia al mazzo che, di conseguenza, non potrà dare nessun responso reale.


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