Il basket europeo è in subbuglio a causa dell’arrivo dei capitali del Medio Oriente e dell’ambizioso progetto NBA Europe, che punta a esportare nel Vecchio Continente il modello della lega americana. Gli investimenti provenienti da Abu Dhabi e Qatar, infatti, stanno cambiando il volto economico dello sport, ma soprattutto stanno ribaltando gli equilibri geopolitici, avvicinando sempre più la NBA all’Europa e mettendo in discussione la posizione dell’attuale EuroLeague, da anni in cerca di stabilità finanziaria.

Abu Dhabi, nuova potenza del basket globale

Gli Emirati Arabi Uniti sono diventati un partner strategico della NBA. Le recenti partite di pre-season alla Etihad Arena di Abu Dhabi, come quella tra New York Knicks e Philadelphia 76ers, hanno sancito l’ingresso del Paese tra i protagonisti della scena cestistica mondiale. Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del Department of Culture and Tourism e figura chiave nel piano sportivo emiratino, avrebbe persino ipotizzato la nascita di una squadra in Inghilterra, rafforzando i legami con il calcio e con il Manchester City, di proprietà dello stesso gruppo.

Nel frattempo, il peso mediorientale cresce anche sul fronte commerciale. Dopo quindici anni di partnership con Turkish Airlines, l’EuroLeague ha scelto Etihad Airways come sponsor principale, mentre Emirates ha dato il proprio nome alla NBA Cup. A completare il quadro, il Dubai Basketball Club ha ricevuto una wild card quinquennale per partecipare all’EuroLeague, segnale di un’espansione che non conosce rallentamenti.

Questo cambiamento ha delle ripercussioni anche per i settori collegati al mondo dello sport, fra cui il betting, in ascesa e ormai parte integrante dell’economia sportiva moderna. Approfondimenti sulle nuove dinamiche tra scommesse regolamentate e sport professionistico sono disponibili su parkslots.com nella sezione Italiana, dove si analizzano le tendenze dei mercati europei e la crescente attenzione verso il gioco responsabile.

Messina: “Serve un basket europeo sostenibile”

La fragilità economica del sistema ha suscitato la preoccupazione di Ettore Messina, allenatore e presidente dell’Olimpia Milano. Pur dichiarando la sua ammirazione per la qualità del gioco europeo, una delle voci più autorevoli del basket continentale valuta attentamente il fatto che “Molti club chiudono in perdita e sopravvivono solo grazie a mecenati o grandi polisportive”, motivo per cui è necessario perseguire un modello più equilibrato.

Il tecnico Messina auspica una collaborazione tra NBA ed EuroLeague che permetta di sfruttare i vantaggi a livello competitivo ma anche sul piano della sostenibilità economica, sostenendo l’identità del basket europeo sull’altare dei profitti. L’arrivo dei capitali del Golfo potrebbe segnare un punto di svolta storico per la pallacanestro. Le prospettive guardano alla nascita di una nuova sinergia globale, ma anche all’inizio di una competizione diretta per il controllo del mercato e dei tifosi.


Leave a Reply